Marche in camper: Itinerario di 3 giorni

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Benvenuto nell’unica regione al plurale d’Italia, il cui stesso nome ne implica la molteplicità. Girando le Marche con il tuo camper potrai fare mille tipi di vacanza: quella culturale, quella religiosa, quella naturalistica e naturalmente quella di relax, di mare e divertimento su spiagge dalla sabbia finissima. Il tutto “condito” con specialità culinarie che il tuo palato non dimenticherà facilmente.

Cosa vedere nelle Marche

Diceva Guido Piovene che «le Marche sono un distillato dell’Italia». E in effetti, qui potrai trovare davvero tutto quello che rappresenta il nostro Paese: dalla cucina all’arte, dalla natura selvaggia alle città ideali. È proprio così che è stata definita, per esempio, Urbino da cui ti consigliamo di partire alla scoperta di questa regione. Un itinerario che ti porterà a scoprire borghi e città d’arte, riserve naturali e spiagge da Bandiera Blu, i suoni della natura nel Parco nazionale dei Monti Sibillini e lo sfrenato divertimento dei più bei festival estivi (imperdibile il Summer Jamboree di Senigallia), le Cento Torri di Ascoli Piceno e le stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Frasassi. Allora sei pronto? Ingrana la marcia e parti.

Giorno 1: la costa, da Urbino a Senigallia Giorno 2: Parco Nazionale dei Monti Sibillini Giorno 3: dai Sibillini al Conero

Giorno 1: la costa - da Urbino a Senigallia

Per raggiungere Urbino (foto sotto) devi affrontare un po’ di curve, ma quando sarai arrivato in Borgo Mercatale, davanti alle porte della città, lo spettacolo di Palazzo Ducale e dei suoi Torricini che dominano la collina ti toglierà il fiato. Puoi posteggiare il camper nel parcheggio pubblico della piazza ed entrare in città da Porta Valbona. A metà agosto, durante i tre giorni della Festa del Duca, in cui Urbino rivive la sua età dell’oro in una ricostruzione storica che coinvolge tutto il centro storico, dovrai pagare un biglietto per entrare, ma negli altri giorni dell’anno per visitare la città Patrimonio Unesco non ce n’è bisogno. 

Preparati ad affrontare tante salite però: via Mazzini fino a piazza della Repubblica verso il Palazzo Ducale, la annessa Galleria nazionale delle Marche (attenzione però se vai ancora all’università: la tradizione dice che se lo visiti non ti laurei!) e il Duomo; poi via Raffaello, dove si trova la casa natale del pittore rinascimentale, fino alla Fortezza Albornoz, sul punto più alto del Monte di San Sergio da cui si ammira tutto il paesaggio circostante; e ancora tutte le altre stradine interne in saliscendi, e le mura, con una sosta al teatro Sanzio. Prima di lasciare la città, fai uno spuntino con la Crescia urbinate (una specie di piadina, ma più morbida) e compra una Casciotta di Urbino da portare via.

Quindi riprendi il tuo camper e affronta a ritroso le curve dell’andata, questa volta in direzione mare, ma prima di arrivare sulla costa, fermati a Gradara (foto sotto), a vedere il castello e il borgo che fecero da cornice all’amore tra Paolo e Francesca, celebrati da Dante nel V canto dell’Inferno. Puoi lasciare il camper nel parcheggio Castello di Gradara in via della Mura 4, e al rientro sarai già sulla strada per Pesaro, la città di Gioacchino Rossini. Qui tutto parla del compositore (in particolare ad agosto, durante il Rossini Opera Festival) ma dopo aver visitato la Cattedrale, fai una bella passeggiata sul lungomare prima di riprendere il tuo veicolo dall’Area sosta camper Pesaro Centro, in via dell’Acquedotto, dove l’avevi lasciato all’arrivo. 

Da Pesaro procedi lungo la costa verso sud, fino a Fano (in realtà, avendo con te la bicicletta potresti arrivarci anche percorrendo la ciclabile: sono solo 24 chilometri andata e ritorno da Pesaro). D’inverno, Fano è la città del carnevale, ma d’estate dopo un giro nel centro storico, non puoi non approfittare della stagione balneare, delle spiagge da Bandiera Blu e dei tanti campeggi che si trovano lungo la Statale, da Fano a Marotta di Mondolfo: nel camping Fano in via Metauro, a Marotta, trovi tutti i servizi che ti possono servire (elettricità, scarico reflui, lavanderia, docce e tanti altri), altrimenti puoi lasciare il camper nel parcheggio gratuito di via Dante Alighieri 119 a Fano, e riprenderlo per arrivare a Senigallia e passare la notte nel Camping Domus (al numero 6 del Lungomare Leonardo da Vinci), o al Camping Centro Vacanze Summerland (via Francesco Podesti, 236).

Giorno 2 - L’interno: da Senigallia al Parco Nazionale dei Monti Sibillini

A Senigallia alzati di buon mattino e raggiungi la famosa Spiaggia di velluto, 13 chilometri di sabbia finissima, interrotti solo dai lunghi moli del porto e dalla ottocentesca Rotonda a Mare, oggi sede di mostre ed eventi. Visita il centro storico,  la quattrocentesca Rocca Roveresca, e la chiesa di santa Maria delle Grazie che custodisce un’importante tavola del Perugino, e poi riparti, questa volta diretto verso l’interno: ti aspetta una giornata all’insegna della natura. 

Dovrai prendere la SS76 direzione Fabriano, ma prima di arrivare nella "città della carta” (dove mangerai anche il tipico salame coi lardelli marchigiano, presidio slow food), incrocerai il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, un’area naturale protetta che si estende per circa 9170 ettari sul versante appenninico della provincia di Ancona. In quest’area non perdere le Grotte di Frasassi (foto sotto), nel comune di Genga, grotte carsiche sotterranee nelle quali si possono ammirare sculture naturali, formate da stratificazioni calcaree di 190 milioni di anni. Le puoi visitare lasciando il camper nell’area sosta di località Gola Di Frasassi. 

Da Fabriano prendi la provinciale 256 e scendi verso sud: stai entrando nelle terre mutate, pesantemente colpite dal terremoto del 2016, ferite ma ancora vive. Fermati a Matelica, “città del miele” al centro dell’Alta Valle dell’Esino (c’è un’area di sosta in Vicolo Lozzo 27 e un’altra in via Guido Rossa, 4-6): rinomata per i suoi palazzi nobiliari, il suo vino Verdicchio,  e per il Globo di Matelica (orologio solare sferico in marmo con iscrizioni in greco, datato tra il I e il II secolo d.C.), la cittadina è famosa anche per la sua frazione di Braccano, originale museo a cielo aperto di murales: ce ne sono 70, di vari artisti, sulle facciate delle case. Da qui procedi sempre dritto verso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini: 70mila ettari a cavallo tra Marche e Umbria con oltre venti vette che superano i duemila metri, la più alta delle quali è il Monte Vettore.

I Sibillini nel Medioevo erano conosciuti in tutta Europa come regno di demoni, negromanti e fate, ma oggi, essendo area protetta riconosciuta dalla Carta Europea per il turismo sostenibile, è il regno di piante rare (tra cui il salice nano, l’albero più piccolo al mondo) e animali selvatici, come lupi, istrici, caprioli. Qui potrai fare trekking, birdwatching e visitare i borghi sopravvissuti al terremoto (su tutti Amandola, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera) avendo anche diverse opzioni

Aree di sosta camper nelle Marche: a Bisio, ci sono l’agriturismo Le Querce (in Contrada Bisio 102) e il camping Quattro Stagioni (in contrada Brilli 84); a Sarnano, che è anche nella lista dei borghi più belli d’Italia, l’area gratuita Sarnano (sulla SP78, al numero 1); a Montefortino, lungo la strada che collega il Santuario della Madonna dell’Ambro e le Gole dell’infernaccio, trovi il Camping Sibilla, dotato di tutti i servizi, da dove puoi partire per esplorare i dintorni anche a piedi.

Giorno 3 -  Ritorno al mare: dai Sibillini al Conero

Una volta sui Sibillini farai fatica a staccarti da quei paesaggi meravigliosi, ma quello che ti aspetta in questo terzo giorno non ti deluderà. Te ne accorgerai ad Ascoli Piceno, la città delle 100 Torri, dal centro storico in marmo di Travertino (foto sopra). Parcheggia il camper nell’area di sosta di Viale De Gasperi - Largo Cattaneo, a 500 metri dal centro, e goditi la mattina in città. Vai a sederti allo storico Caffè Meletti dal gusto liberty per ammirare la rinascimentale piazza del Popolo. Quindi visita piazza Arringo, con il Battistero di San Giovanni e la Cattedrale di Sant’Emidio, il ponte Romano di Solestà, le rovine del teatro romano, le grotte dell'Annunziata, il Forte Malatesta, l’ottocentesco Teatro Ventidio Basso, il Palazzetto Longobardo con la Torre degli Ercolani, una delle torri superstiti tra le circa duecento che compaiono nelle cronache medioevali. A questo punto ti sarà venuta fame: è il momento di goderti un bel piatto di olive ascolane fatte a regola d’arte, un fritto all’ascolana e un bel bicchiere di anisetta, da comprare e portare anche a casa. 

Dopo pranzo risali in camper e avviati verso la costa, verso Grottammare, che, oltre ad avere una bellissima spiaggia, è un borgo medievale da visitare in ogni stagione: da qui costeggia il litorale salendo verso nord fino a Recanati, la città di Leopardi, i cui luoghi  - dalla piazzetta del Sabato del villaggio alla Casa di Silvia - sono tutti da visitare (trovi un comodo parcheggio in via Campo Boario). 

Chiudi la tua tre giorni marchigiana godendo dei magnifici panorami del Parco regionale naturale del Conero, un’oasi protetta nella quale mare e montagna s’incontrano. Qui, potrai fare bagni rinfrescanti sulle spiagge della riviera o passeggiate rigeneranti sui sentieri del monte e poi spostarti in città (ad Ancona) per cenare in un ristorante vista mare. L’area di sosta La Posatora, di Via del Fornetto 16, è pronta a ospitare te e il tuo camper. 

Lucia P

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