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Campagne
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Visitare la Camargue in camper significa entrare nel cuore di una terra dove la natura è ancora incontaminata, le tradizioni locali sono fortissime e la Storia (sì, di quella con la “S” maiuscola!) riempie villaggi e strade con il suo segno indelebile. Un viaggio, insomma, romantico e appassionato ma anche avventuroso e reale, adatto a tutti i curiosi, di ogni età, che vogliono conoscere un territorio così ricco e, allo stesso tempo, non così distante dall’Italia.
In questo articolo ti proponiamo quello che è il nostro itinerario della Camargue in camper: al suo interno ci troverai qualche utile spunto per viaggiare in sicurezza e totale relax con il tuo camper, assieme a una serie di tappe obbligate per potere godere appieno di questa terra meravigliosa.
Non solo città storiche (come Saintes-Maries-de-la-mer e il suo museo, con l’archeologia subacquea e patrimonio culturale della Camargue), infatti, ma anche tanta natura (impossibile non passare per la bellissima Riserva Naturale Regionale della Camargue, che si estende su una vasta superficie di più di 140.000 ettari di acquitrini, saline, foreste di pini e spiagge sabbiose) e cucina (assaggiando piatti tradizionali come il bullinade, il toro alla gardiana e l'aioli). Iniziamo!
Un itinerario in Camargue in camper non può non iniziare da Saintes-Maries-de-la-Mer, pittoresca città situata sulla costa mediterranea. Per arrivare a Saintes-Maries-de-la-Mer in camper dall'Italia bisogna prendere l'Autoroute du Soleil fino ad Arles e poi proseguire lungo la D570, per un totale circa 4 ore dal confine italiano. Famosa per le sue tradizioni gitane, la città è anche il luogo ideale per immergersi nella cultura locale, assaggiare le prelibatezze della cucina camarguaise). Qui, poi, è possibile lasciare il camper al Camping de la Brise, che offre servizi completi e si trova a pochi passi dal centro della città.
Prendendo la strada D570 in direzione ovest per circa 15 chilometri si arriva al Parc Naturel Régional de Camargue, un paradiso naturale protetto che ospita una straordinaria varietà di uccelli, tra cui fenicotteri rosa, cormorani e aironi. Lungo il percorso, è possibile fare una sosta al Pont de Gau, un centro di osservazione della fauna selvatica che offre viste spettacolari sulle paludi e sulle saline della Camargue.
Campeggiare in questa zona è assai difficoltoso, vista l’unicità del territorio e la voglia dei locali di preservarla il più possibile: pertanto, consigliamo di fare base nello stesso camping visto per la prima tappa o, se si vuole allungare un po’ la strada, di optare per il Camping Les Bois Flottés, struttura ben attrezzata.
Per allontanarsi un po’ dalla costa, Aigues-Mortes è la tappa ideale: ci si arriva, anche qui, prendendo le strade D570 e D58 per circa 30 minuti di viaggio. Ad Aigues-Mortes si può trovare una città fortificata con una storia affascinante, le cui imponenti mura medievali e le cui strette stradine la rendono una tappa imperdibile lungo un itinerario in camper in Camargue. Per il campeggio, il Camping Bon Port è una buona scelta comoda in quanto dotato di parco acquatico perfetto per riposarsi.
Il ritorno in Italia può essere spezzato con una tappa ad Arles, città ai limiti di due regioni, la Camargue e la Provenza. Anche in questo caso, la D58 e la D570 sono il percorso più indicato, per un tragitto di circa un’ora. Arles è famosa per i suoi resti romani (immancabile una visita all'Anfiteatro romano, il Teatro antico e una passeggiata per le strade della città vecchia), ma anche per essere stata la dimora del pittore Vincent Van Gogh (a cui, non a caso, la città ha dedicato un museo).
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Per quanto riguarda il campeggio, una scelta furba potrebbe essere, come accennato poco sopra, quella di fermare il camper al Camping Municipal di Arles, situato a pochi passi dal centro storico; se, invece, si preferisce il massimo del comfort e del relax, il nostro suggerimento è il Camping Crin Blanc Camargues | Camping Arles, vero e proprio “open air hotel”.
Trattandosi di regione francese, infatti, anche la Camargue si adatta alle regole nazionali in tema di campeggio e d camper.
Pertanto, in una regione “camper-friendly”, molte sono le aree attrezzate di cui è disponibile fruire a costi bassi (soprattutto in quelle comunali, spesso in prossimità delle città più importanti), ma poche sono le opportunità di fare campeggio libero (soprattutto in prossimità di aree di interesse come città d’arte, monumenti, spiagge, parchi nazionali).
E a proposito di città, è bene ricordare che dal 2017 in alcuni comuni della Francia è stato introdotto il bollino ambientale denominato Crit’Air per regolamentare il traffico e di conseguenza l'inquinamento: questo vale anche per i camper e, pertanto, si circola solo se si ha il colore giusto. Le strade, infine, sono suddivise in Autostrade (indicate con segnali a sfondo blu), Strade Nazionali e Strade Dipartimentali (entrambe indicate con segnali a sfondo verde): purtroppo le autostrade in Francia sono piuttosto care e le tariffe variano a seconda che il camper viene considerato alla pari di un’auto, o se, invece, viene considerato alla pari di un camion.
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Lorenzo I
Appassionato di backgammon, metrica classica, oggetti antichi, viaggi reali e immaginari, con o senza ritorno.
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