Visitare l'Isola d'Elba in camper

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Nell’anno in cui si celebra il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, che qui ha trascorso i dieci mesi del suo primo esilio (dal 3 maggio 1814 al 26 febbraio 1815), l’isola d’Elba è una delle mete da mettere in lista per quest’estate 2021. Tanti, infatti, gli eventi in agenda e le iniziative previste per celebrare la ricorrenza (il calendario è costantemente aggiornato sul sito ufficiale del turismo dell’Elba), che si aggiungono agli splendidi paesaggi da vedere e alle tante esperienze da vivere nella terza isola più grande d’Italia. Il camper ti dà la possibilità di girarla tutta in lungo e in largo, ma prima di partire ricordati che per poterci arrivare senza intoppi devi organizzare tutto nel dettaglio. 

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Elba: con il camper in traghetto

Prima cosa da fare: prenotare il traghetto con il trasporto del camper. Il porto di partenza più vicino è Piombino: da qui ci si imbarca per Portoferraio, il principale centro abitato dell’isola (la traversata dura circa un’ora), per Rio Marina (45 minuti) o per Cavo (mezz’ora). Ci sono diverse compagnie e i prezzi variano non solo in base al giorno della settimana e della stagione, ma anche in base al numero delle persone e delle misure del camper da imbarcare.

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Portoferraio

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Per esempio, una coppia con un cane che viaggia su un camper di misure standard (6.20x3.20x2.30) pagherà per Portoferraio un biglietto complessivo che può variare tra i 90 e i 115 euro a tratta, a seconda dell’orario di partenza o della compagnia (esistono diversi siti - per esempio isoladelba.online -  sui quali è possibile fare simulazioni e comparare le tariffe). Metti in conto che al prezzo del biglietto potresti aggiungere anche l’assicurazione di viaggio, ma non è obbligatoria. 

Sbarcare a Cavo, naturalmente, ti farà risparmiare, ma ricorda che non tutte le compagnie ci arrivano e che comunque perderesti parte del bello del viaggio: la traversata in un mare protetto dall’Unesco (è Riserva della Biosfera MaB) che ti darà l’occasione di avvistare balene, delfini, capodogli e perfino la foca monaca, di recente tornata “in zona” dopo alcuni anni di assenza.

Cosa visitare sull’Isola d’Elba

Dal trekking al puro relax in spiaggia, dalle visite ai musei archeologici alle esperienze gastronomiche tutte da gustare: pur in uno spazio relativamente ridotto, all’Elba potrai soddisfare ogni tuo interesse e lasciarti stupire da un territorio sorprendente, anche dal punto di vista storico-culturale.  

L’Elba è stata abitata fin dal Paleolitico, ma furono gli Etruschi i primi a “colonizzare" questa terra (e a sfruttare ricchissimi giacimenti di ferro presenti sull’isola), seguiti dai Romani che fondarono Portoferraio. Della loro presenza sono tantissime le testimonianze riemerse dai fondali marini: anfore, armi, statue e oggetti d’uso quotidiano, oggi tutti conservati  nel Museo Archeologico della Linguella a Portoferraio e in quello di Marciana Alta (ma i più sportivi possono ammirare anche i resti rimasti in fondo al mare facendo immersioni guidate). 

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Nel Medioevo, alla costruzione di ville patrizie si è sostituita quella delle Pievi, chiese rurali che, oltre a somministrare il sacramento del battesimo, svolgevano anche funzioni civili e amministrative, e che venivano costruite  seguendo allineamenti astronomici. Tutto il territorio era diviso in quattro Pievi e visitarle tutte è sicuramente un modo per scoprire l’isola nella sua varietà anche paesaggistica. 

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 Ma essendo l’anno di Napoleone non puoi fare a meno di visitare i luoghi di Bonaparte (per i quali quest’anno riceverai anche il Passaporto Napoleonico): la Villa dei Mulini, sua residenza principale nella parte alta di Portoferraio, dalla quale vedeva la cittadina da un lato e la costa toscana dall’altro; Villa San Martino, la sua Maison Rustique, dove l’imperatore  si recava con una cavalcata di mezz’ora ogni mattina; il Forte Inglese, dove avevano alloggiato nel 1796 le truppe dell’Ammiraglio Nelson, ma che Napoleone fece ristrutturare e riarmare. E poi naturalmente la Route Napoléon, un cammino nella natura per immergersi completamente nello spirito del tempo.

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Questa non te la puoi davvero perdere se sei appassionato di trekking e cammini, ma ricorda che se volessi, potresti percorrere a piedi tutta l’isola, godendo di una ricchezza geologica, faunistica e paesaggistica senza eguali.

Del resto, sei nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e in una riserva della Biosfera Unesco… Scendi dal camper, allora, e cammina: fatti avvolgere dai profumi della macchia mediterranea, della frutta matura, della salsedine portata dal vento,  fermati a fotografare la rarissima felce tirrenica o l’anemone stellato, osserva il picchio muraiolo, l’airone cinerino e la Vanessa del Cardo, piccola ma robusta farfalla arrivata dall’Africa che qui ha trovato una nuova casa. Percorri i sentieri che si arrampicano sul Monte Capanne, scopri i Domoliti, le antiche abitazioni dei pastori, le Stele e Menhir di Pietra Murata e Sassi Ritti, visita le tombe protostoriche di Piane della Sughera. E poi naturalmente tuffati in mare con maschera e boccaglio: ti basterà allontanarti pochissimo dalla spiaggia per incontrare i cavallucci marini.

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Le spiagge più belle sull'Isola d'Elba

Due mari bagnano i 147 chilometri di coste elbane: il Ligure a nord e il Tirreno a sud. Più due canali: quello di Piombino, sul versante est, detto la Costa che brilla per la presenza delle ex miniere di ferro, e quello di Corsica, a ovest, conosciuto come la Costa del Sole. Su questi mari si affacciano più di 150 spiagge, adatte a tutti i gusti e a tutti i bagnanti: lunghi arenili di sabbia dorata, minuscole calette di sassolini, spiagge di sabbia nera o di ciottoli bianchissimi, imponenti scogliere di granito e basalti, spiagge attrezzate o selvagge, per sportivi o per famiglie. 

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Approfitta del tuo camper per spostarti a conoscerle tutte e comincia da quella che è probabilmente la più famosa, Le Ghiaie, vicino a Portoferraio, dal caratteristico colore azzurro. È nota come la spiaggia degli Argonauti, perché, secondo la leggenda, a colorare i ciottoli furono Giasone e i suoi, che, approdati qui alla ricerca del Vello d’Oro, usarono le pietre per detergere il sudore. Se cerchi una caletta nascosta, spingiti fino alla  spiaggia di Sottobomba, sempre nel territorio di Portoferraio: dopo un sentiero di 109 scalini, troverai un piccolo paradiso  protetto da una scogliera bianca ricoperta da macchia mediterranea.

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Ancora sulla costa nord non perdere la spiaggia della Biodola, dalla sabbia dorata e sottile:  di giorno è frequentata soprattutto da famiglie, per il fondale che digrada dolcemente e la rende adatta anche ai più piccoli, mentre al calar del sole si illumina dei colori del tramonto e la rende la preferita delle coppie innamorate.

Ha la sabbia color ocra la spiaggia di Sant’Andrea, a nord ovest, su una delle punte più estreme dell’isola. Alle sue estremità due elementi ne arricchiscono il fascino: le coti piane, lisci massi di granito che si tuffano in mare, e il Cotoncello, una piccola spiaggia che la rende una sorta di piscina naturale. Ci sono parcheggi liberi o a pagamento. 

La sabbia di granito, a grana grossa, caratterizza la spiaggia di Fetovaia, una delle più rinomate dell’isola d’Elba. Riparate da una rigogliosa vegetazione che in estate si colora della fioritura dei gigli di mare protetti dal Parco Nazionale, ha un fondale poco profondo che la rende adatta anche alle famiglie. Si trova a sud ovest ed è ben servita e dotata di parcheggi a pagamento. 

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Sulla costa sud, non perdere la spiaggia di Lacona: con i suoi 1200 metri di sabbia dorata è la seconda più lunga dell'Elba (dopo Marina di Campo) e ha conservato, a ridosso dell’arenile, un’area naturalistica protetta, puntellata di macchia mediterranea e di dune di sabbia, su cui fiorisce il giglio di mare. Se cerchi una spiaggia intima e raccolta, fermati su quella di Maretto, lungo la strada per Capoliveri. Si raggiunge a piedi ed è poco frequentata, per cui potrai goderti in serenità le sue bellissime piscine naturali. 

Prenderebbe il nome dal pirata Barbarossa, la spiaggia di ghiaia vicina a Porto Azzurro, ai piedi del Forte Spagnolo: la leggenda dice che il corsaro turco sia approdato qui per compiere le sue razzie sull’isola. In realtà il nome deriverebbe da un’alta falesia di colore rosso, che sormonta una caletta a sinistra della spiaggia e da lontano sembra proprio una barba.

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Aree sosta camper all’Isola d’Elba

Se arrivi a Portoferraio di sera puoi fermarti a dormire nell’area camper gratuita Spot Portoferraio, in via Mentana 16, ma ci sono aree camper attrezzate in tutti i quattro angoli dell’isola. Poco lontano da Portoferraio, a Procchio, c’è l’area camper La Perla, a soli 50 metri dal mare, in via Campo all'Aia, 10: ha piazzole attrezzate con luce, carico acqua e scarico biologico, servizi igienici, docce a gettone, stanza lavanderia e copertura wifi. 

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Sulla costa sud, puoi appoggiarti all’area di sosta camper Isola d’Elba, in Viale degli Etruschi 625, Campo nell’Elba: situata a  meno di 150 metri dal mare e di 400 dal centro del paese, è dotata di parcheggio illuminato, servizi di allaccio elettrico e di scarico/carico acqua. Vicino a Lacona, c’è l’area di sosta camper Orti di Mare, ma è più un parcheggio con possibilità di allaccio elettrico, carico acqua e scarico reflui. Nel periodo estivo è a disposizione degli ospiti una doccia solare con autonomia limitata, ma non dispone di servizi igienici.

L’Elba camper park si trova al centro dell’isola e ti permette di spostarti a seconda dei venti per trovare la spiaggia sempre calma. Si trova in via Papa Giovanni XXIII, in località La Pila, Marina di Campo. È invece in pieno Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, a pochi passi dal mare e all'ombra della pineta, l’Area sosta camper Ferrato, da cui potrai raggiungere facilmente Capoliveri - con le sue miniere - e Porto Azzurro. È dotato di tutti i servizi: illuminazione, corrente elettrica, vasche per lavare i panni e i piatti, lavatrici, carico acqua, wifi gratuito e anche la colazione. 

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