Furgonato
Genova
4 viaggiatori
Non c’è sogno più grande per chi ama la libertà di vivere in camper. Una dimensione intima e tutta per sé, che si sia da soli o in famiglia, perfetta sia per stare fermi in un posto sia per muoversi quando si ha voglia di staccare e partire per nuove, entusiasmanti avventure. Tutto molto bello, ma la vera domanda è: è possibile vivere in camper? Ebbene, la risposta che possiamo darvi è affermativa. Da qui, però, si apre un ventaglio di altri quesiti e dubbi che, lecitamente, possono venire a chi ha in mente di fare il grande passo ma vuole valutare ogni variabile per decidere in maniera consapevole (o anche solo per conoscere piccoli dettagli che altrimenti passerebbero inosservati).
Potrà sembrare superfluo dirlo, ma prima di tutto è necessario disporre di un camper adeguato alle proprie esigenze, che si sia una persona sola, una coppia, una famiglia, dei giovani o degli anziani. Inoltre, è importante assicurarsi di avere tutto l'equipaggiamento essenziale per la vita quotidiana, come utensili da cucina, stoviglie, biancheria da letto, prodotti per l'igiene personale e strumenti di base per la manutenzione del camper.
Non dimenticare gli approvvigionamento di acqua e alimentari. A questo si ricollega un altro elemento imprescindibile, ossia l’energia elettrica: investire in un sistema di alimentazione elettrica adeguato, che potrebbe includere pannelli solari, batterie ausiliarie o generatori, è fondamentale per garantire una fonte affidabile di energia durante il viaggio.
Infine, ricorda sempre che vivere in camper significa vivere in un veicolo mobile, che deve essere coperto da assicurazione e richiede una manutenzione costante.
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Ogni Paese ha una legislazione tutta sua: in Italia, tuttavia, non si può avere la residenza in un camper (questo perché non si tratta di un immobile ma di un veicolo mobile); pertanto, la risposta alla domanda “chi vive nel camper dova ha la residenza?” è in una via “fittizia”, di fatto inesistente, dove il Comune registra tutte le persone che si dichiarano senza fissa dimora di quello stesso comune. I requisiti per dichiarare la residenza senza fissa dimora sono tre (ma basta averne almeno uno affinché la dichiarazione sia valida): motivi professionali, motivi affettivi e nascita. Infine, se non c’è un posto dove si risiede con il camper in maniera più stabile, è possibile chiedere di fissare la propria residenza nel Comune di nascita.
È fondamentale pianificare con attenzione i costi associati per garantire a te e alle altre persone con cui vivrai una vita confortevole e senza preoccupazioni. Vediamo dunque quali sono i principali costi mensili di vivere in camper, ricordando sempre che questi variano da persona a persona, a seconda dello stile di vita, delle preferenze e delle zone geografiche visitate.
Come già accennato sopra, uno dei principali aspetti da considerare è l'assicurazione del camper. Questa protegge il proprio mezzo da eventuali danni o furti, mentre un’assicurazione sanitaria aggiuntiva potrebbe essere utile per coprire le eventuali spese mediche durante i viaggi.
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Va da sé che, essendo un veicolo che consuma una quantità notevole di carburante, sia negli spostamenti sia quando si sta fermi, il camper richieda un'adeguata pianificazione delle spese in termini di rifornimenti. Soprattutto quando si viaggia, poi, è cruciale tenere conto delle distanze da percorrere e dei costi del carburante nelle diverse aree geografiche visitate.
Anche se vivere in camper consente di cucinare i pasti a casa, è comunque necessario considerare i costi legati all'alimentazione. Questi includono l'acquisto di generi alimentari, prodotti freschi, bevande e eventuali pasti consumati al di fuori del camper. La spesa per l'alimentazione dipende in gran parte dalle abitudini alimentari e dalle preferenze individuali. Scopri le nostre ricette da fare in camper.
Anche se il camper, come abbiamo visto, non costituisce residenza, è comunque una casa su ruote e, per questo, potresti dover affrontare alcune spese per l'alloggio: parliamo, soprattutto, di tariffe di campeggio per l'accesso a servizi come acqua potabile, scarico delle acque reflue e connessione elettrica. A questo si aggiungono le spese di acquisto di particolari utensili o set da usare nella vita di tutti i giorni.
Infine, come qualsiasi veicolo, anche i camper richiedono manutenzione regolare e, occasionalmente, riparazioni. Questi costi possono includere cambi di olio, controlli meccanici, riparazioni degli impianti idraulici ed elettrici, e sostituzione di parti usurate o danneggiate. È consigliabile includere un fondo di emergenza per affrontare eventuali imprevisti.
Abbracciare la filosofia di una vita nel proprio veicolo preferito implica anche la prospettiva di volere (o dovere) vivere in camper tutto l’anno. Questo implica scelte e attenzioni particolari legate alle stagioni e, dunque, soprattutto al clima, con la necessità di prevedere particolari dotazioni a seconda che fuori faccia caldo o freddo. Per esempio, in estate è necessario trovare zone riparate dagli alberi per non aumentare la temperatura interna dell’abitacolo, avere sempre a disposizione riserve idriche e potabili a sufficienza, per bere e lavarsi e, allo stesso tempo, controllare la situazione degli incendi che, con il caldo, sono molto frequenti.
Vivere in camper in inverno, invece, significa, prima di tutto, assicurarsi che il camper sia ben isolato, che significa controllare porte e finestre per eventuali falle che potrebbero far penetrare il freddo all'interno e prevedere eventuali coperture esterne qualora ci si trovi a vivere in camper in inverno in zone dai climi particolarmente rigidi. Altro aspetto cruciale per vivere in camper durante l'inverno è avere un riscaldamento efficiente: molti camper sono dotati di riscaldamento a gas, che può essere alimentato attraverso una bombola esterna, ma l'utilizzo di stufe elettriche a basso consumo può risultare un'alternativa valida, soprattutto se si è collegati a una fonte di corrente esterna.
Con l'abbassamento delle temperature, è necessario tenere conto anche dell'approvvigionamento idrico nel camper, in quanto è importante isolare le tubature dell'acqua per evitare che si congelino. Il ricorso a prodotti appositi elettrici o termici per riscaldare le tubazioni può aiutare a risolvere questo problema; in alternativa, è possibile utilizzare una cisterna esterna per l'approvvigionamento dell'acqua, privilegiando quest'ultima rispetto al riempimento del serbatoio interno del camper.
Quando si pensa a chi vive in camper, l’immagine è sempre quella di ragazzi o famiglie giovani, molto dinamiche e facilmente adattabili, Eppure, è possibile vivere in camper anche da pensionati. Anzi, soprattutto da pensionati! Questa categoria, infatti, ha molto tempo a sua disposizione, e può più facilmente godersi il viaggio e l’aria aperta rispetto a chi, invece, deve lavorare per diverse ore al giorno.
Tuttavia, è bene avere alcune accortezze, legate soprattutto all’equipaggiamento del camper: diminuire al massimo le barriere architettoniche, prevedere zone bagno e letto spaziose e confortevoli, assicurarsi di avere lo spazio necessario per eventuali medicine (compreso il loro mantenimento) e ricordarsi sempre di sottoporsi a visite mediche continue, soprattutto quelle legate alla patente.
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Lorenzo I
Appassionato di backgammon, metrica classica, oggetti antichi, viaggi reali e immaginari, con o senza ritorno.
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