Itinerari in camper partendo da Perugia

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Perugia è il punto di partenza ideale per un viaggio in camper attraverso il cuore verde d’Italia. Non solo per il suo patrimonio artistico e culturale, ma anche per la posizione strategica da cui si dipartono strade che conducono a paesaggi incantati: colline ricoperte di olivi, borghi arroccati, monasteri silenziosi, sorgenti termali e laghi placidi. Viaggiare in camper partendo da Perugia significa muoversi in piena libertà alla scoperta dell’Umbria e delle sue terre di confine, dove ogni sosta può diventare un’esperienza.

Nel raggio di pochi chilometri, l’Umbria offre una varietà sorprendente: dal Lago Trasimeno alla Valnerina, dal Parco del Monte Subasio alla Tuscia viterbese. E il camper è il mezzo perfetto per esplorare questi luoghi con lentezza: permette di fermarsi per una passeggiata tra gli ulivi, un pranzo in una trattoria di campagna o un tuffo nelle acque del lago.

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In questo articolo proponiamo tre itinerari ideali per una gita in giornata partendo da Perugia, ognuno con un’anima diversa: naturalistica, storica, spirituale o gastronomica. Infine, un quarto itinerario pensato per un viaggio di più giorni, da vivere come un’avventura tra Lazio e Umbria meridionale. Una piccola vacanza, da fare in qualsiasi stagione.

Itinerario da Perugia al Lago Trasimeno

Perfetto per chi ama paesaggi lacustri, piccoli borghi affacciati sull’acqua e il buon vino. Il Lago Trasimeno è una meta classica ma sempre affascinante, con panorami rilassanti, una rete di strade secondarie ideali per il camper e una costellazione di tappe che uniscono bellezza paesaggistica, storia e gusto. Questo itinerario può essere affrontato in una giornata con partenza da Perugia, ma merita anche una notte in più per godere della pace che solo le sponde del lago sanno regalare.

Tappa 1: Castiglione del Lago

Partendo da Perugia, si imbocca la Strada Statale 75 Bis del Trasimeno, una via comoda e ben mantenuta che si snoda tra colline verdi e piccoli centri rurali. Dopo circa 45 chilometri e 50 minuti di guida, si arriva a Castiglione del Lago, senza dubbio una delle località più scenografiche di tutto il comprensorio del Trasimeno. Il borgo, situato su un promontorio che un tempo era un’isola, si affaccia direttamente sull’acqua con la sua Rocca del Leone, una poderosa fortificazione medievale dalla quale si gode una vista spettacolare sulle isole e sul lago intero. Poco distante si trova il Palazzo della Corgna, nobile dimora rinascimentale con affreschi che raccontano miti e imprese militari.

Il centro storico è vivace, ordinato, con stradine acciottolate, ristorantini e botteghe dove si vendono ceramiche, olio locale e prodotti da forno. Lungo il lungolago si trovano diverse aree sosta per camper, alcune delle quali direttamente affacciate sull’acqua: luoghi ideali per un pranzo all’aperto o semplicemente per rilassarsi godendo del paesaggio. Castiglione del Lago è anche un punto perfetto per noleggiare una bicicletta o una barca e iniziare a esplorare il lago in modo alternativo.

Tappa 2: Isola Maggiore

Lasciato Castiglione, si rientra nel camper e si riparte in direzione Tuoro sul Trasimeno, che dista circa 16 chilometri e si raggiunge in 20 minuti, percorrendo prima la SP305 e poi la SR75 bis. Il tragitto è piacevole e panoramico, costeggia il lago e attraversa uliveti e campi coltivati, regalando scorci rilassanti e adatti alla guida lenta tipica dei camperisti.

Arrivati a Tuoro, si può parcheggiare comodamente il camper in uno dei parcheggi lungo il lungolago, molti dei quali accettano anche mezzi di grandi dimensioni. Da qui parte il traghetto che conduce all’Isola Maggiore, l’unica isola abitata del Trasimeno. Il tragitto in battello dura appena dieci minuti ma segna un vero e proprio cambio di ritmo: si entra in una dimensione senza tempo, fatta di silenzio, profumo di ulivi e sentieri che attraversano l’isola da nord a sud.

Passeggiando tra le sue viuzze lastricate si scoprono la casa di San Francesco, dove il santo si ritirò in preghiera nel 1211, antiche chiese in pietra e scorci idilliaci sull’acqua. L’atmosfera è profondamente meditativa e intima, ideale per una passeggiata lenta e riflessiva. Per chi desidera fermarsi a pranzo, sull’isola si trovano alcune osterie a conduzione familiare dove gustare piatti semplici e genuini, come il tegamaccio di lago o la frittura di latterini.

Tappa 3: Monte del Lago e degustazione a Cantine Berioli

Terminata la visita all’Isola Maggiore, si rientra a Tuoro con il battello e si riprende il camper per dirigersi verso la terza e ultima tappa della giornata: Monte del Lago. Il borgo si trova a circa 25 chilometri di distanza e si raggiunge in circa 35 minuti, percorrendo prima la SR75 bis e poi la panoramica SP316, che serpeggia lungo la costa del lago offrendo ampie vedute sulle sue acque calme e sulle colline umbre. È un tratto di strada perfetto da percorrere lentamente, magari con i finestrini abbassati per lasciar entrare il profumo dei pini e degli ulivi.

Monte del Lago è un borgo minuscolo ma di rara bellezza, adagiato su una collina che si tuffa nel Trasimeno. Le sue case in pietra, i balconi fioriti e le viste mozzafiato sul tramonto ne fanno una tappa particolarmente suggestiva, soprattutto nel tardo pomeriggio. Vale la pena parcheggiare all’ingresso del paese e proseguire a piedi fino al belvedere, dove nelle giornate limpide si distinguono perfettamente le sagome delle isole e le luci tremolanti dei borghi rivieraschi.

A pochi minuti di distanza da Monte del Lago, si trovano alcune cantine di eccellenza immerse tra le colline, come le Cantine Berioli, dove è possibile prenotare una degustazione guidata di vini DOC Colli del Trasimeno, abbinati a prodotti locali come formaggi stagionati, pane umbro e olio extravergine d’oliva. Qui si può anche acquistare direttamente dal produttore, portando con sé un pezzo di questo territorio ricco e generoso.

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Itinerario da Perugia al Parco del Subasio

Un percorso pensato per chi cerca un’esperienza più intima e riflessiva, in cui la bellezza dei boschi, il silenzio dei monasteri e la presenza ancora viva di San Francesco si intrecciano in un paesaggio che ispira calma e contemplazione. Il Parco del Monte Subasio, con le sue alture ricoperte di faggi e le sue strade panoramiche, è il cuore spirituale dell’Umbria, e ogni tappa lungo questo itinerario invita a rallentare e a respirare più profondamente.

Tappa 1: Assisi

Dal centro di Perugia si imbocca la Strada Statale SS75, in direzione di Santa Maria degli Angeli, e dopo circa 25 chilometri e 30 minuti di guida si raggiunge Assisi, arroccata sul fianco occidentale del Monte Subasio. La strada è comoda, ben segnalata, e offre già durante il tragitto scorci incantevoli sulle colline umbre. Per chi viaggia in camper, è consigliabile sostare in una delle aree attrezzate situate nella parte bassa della città, nei pressi della Basilica di Santa Maria degli Angeli, oppure nei parcheggi dedicati nei pressi di Porta Nuova o Porta San Pietro.

Da lì si può salire a piedi o con il servizio navetta verso il cuore del centro storico. Passeggiare per le strade di Assisi è come entrare in un racconto medievale: la Basilica di San Francesco, con i suoi affreschi di Giotto e Cimabue, è un’esperienza artistica e spirituale profonda, così come la Basilica di Santa Chiara, la Piazza del Comune, il Tempio di Minerva e le numerose chiese minori disseminate lungo il percorso. Ma Assisi non è solo monumenti: è atmosfera, silenzio, ordine e luce. È il punto di partenza perfetto anche per esplorazioni nella natura, grazie ai numerosi sentieri escursionistici che risalgono il Monte Subasio partendo direttamente dal centro urbano.

La basilica di San Francesco in Assisi
Scorcio su Castelluccio

Tappa 2: Eremo delle Carceri

Dopo aver visitato Assisi, si risale lentamente verso il cuore boscoso del Monte Subasio. L’Eremo delle Carceri si trova a circa 5 chilometri dal centro storico e si raggiunge in 15 minuti, percorrendo una strada stretta ma ben asfaltata, che si inerpica attraverso boschi di lecci e castagni. Il tragitto in camper richiede un po’ di attenzione per le curve e le pendenze, ma è breve e offre scorci mozzafiato sulla vallata sottostante.

Poco prima di arrivare all’Eremo, è presente un ampio parcheggio dove si può lasciare il camper e proseguire a piedi per l’ultimo tratto, che si inoltra nel bosco e conduce al santuario. L’Eremo delle Carceri è uno dei luoghi più toccanti di tutta l’Umbria: immerso in un silenzio profondo, sorge nel punto in cui San Francesco e i suoi compagni si ritiravano per pregare e meditare. Le grotte, le cappelle scavate nella roccia, i sentieri tra gli alberi secolari parlano una lingua antica, fatta di semplicità e armonia con la natura. Anche chi non è credente percepisce qui una forma di sacralità naturale, che invita a fermarsi, respirare lentamente e osservare senza fretta. Molti visitatori si incamminano anche lungo i percorsi CAI che si diramano dal santuario e attraversano il Parco del Subasio, per vivere un’esperienza più immersiva.

Tappa 3: Spello

Dopo aver lasciato l’Eremo e ridisceso verso Assisi, si prosegue in camper verso la terza e ultima tappa della giornata: Spello. Si imbocca nuovamente la SS444 e poi si devia sulla SP249, una strada panoramica che si snoda tra colline coltivate a olivi e campi di grano. La distanza tra l’Eremo delle Carceri e Spello è di circa 20 chilometri, che si percorrono in 30 minuti circa, complice la bellezza del paesaggio che invita a rallentare.

Spello si presenta come un borgo perfettamente intatto, aggrappato alle pendici del Subasio, con le sue case in pietra rosata, i balconi fioriti e i vicoli stretti che si intrecciano come una trama antica. Celebre in tutta Italia per le Infiorate del Corpus Domini, in cui le strade si trasformano in tappeti di petali colorati, Spello merita una visita in ogni stagione. Il camper può essere lasciato nell’area sosta attrezzata a pochi minuti dal centro storico, da cui si può proseguire a piedi.

Da non perdere la visita alla Cappella Baglioni, affrescata da Pinturicchio, all’interno della Collegiata di Santa Maria Maggiore. Ogni angolo di Spello racconta una storia: le porte romane, gli archi medievali, i muri coperti di vasi di fiori, i panorami che si aprono improvvisi tra un tetto e l’altro. Prima del rientro a Perugia – che dista circa 30 minuti – ci si può fermare in una delle tante enoteche o ristorantini per un aperitivo a base di olio extravergine Dop Umbria, salumi di cinta senese e un calice di Sagrantino di Montefalco.

Itinerario da Perugia a Norcia, Castelluccio e la Valnerina

Una giornata intensa e indimenticabile, tra paesaggi montani spettacolari, borghi che raccontano di coraggio e rinascita, sapori decisi e tradizioni antiche. Questo itinerario attraversa l’Umbria più selvaggia e autentica, quella della Valnerina e dei Monti Sibillini, in un percorso che tocca l’anima. Se affrontato con calma, si presta bene anche a essere suddiviso in due giornate, pernottando in uno dei numerosi agricampeggi immersi nella natura.

Tappa 1: Norcia

Per raggiungere Norcia da Perugia, si parte di buon mattino imboccando la SS685 in direzione di Foligno e poi proseguendo lungo la Valnerina attraverso strade sempre più tortuose ma panoramiche. Il percorso è lungo circa 110 chilometri, con un tempo di percorrenza di circa 1 ora e 45 minuti in camper. Il viaggio stesso è parte dell’esperienza: si attraversano boschi, gole e piccoli paesi arroccati, in un crescendo paesaggistico che culmina all’arrivo.

Norcia è un simbolo dell’Umbria, non solo per la sua ricchezza gastronomica, ma anche per la sua capacità di resistere e rinascere dopo i terremoti che l’hanno colpita. Il centro storico, pur ancora in parte segnato, conserva il fascino delle antiche mura, delle piazze raccolte e dei negozi storici. Passeggiando per Piazza San Benedetto, dedicata al fondatore del monachesimo occidentale, si respira un’atmosfera sospesa tra spiritualità e operosità quotidiana.

Tappa 2: Castelluccio di Norcia

Lasciata Norcia, si prosegue in direzione Castelluccio, percorrendo la SP477, una strada che sale lentamente tra curve e saliscendi, svelando a ogni tornante nuovi scorci mozzafiato sui Monti Sibillini. Il tratto misura circa 28 chilometri e si percorre in 45 minuti, ma è consigliabile prendersi più tempo per fermarsi ai belvedere naturali che si incontrano lungo il tragitto. Attenzione alla guida: la strada è panoramica e ben percorribile, ma presenta tratti esposti e in alcuni casi stretti, soprattutto nei mesi invernali o dopo nevicate.

Castelluccio si apre improvvisamente sulla Piana, e l’impatto visivo è sempre forte. Nei mesi di maggio, giugno e luglio, la famosa fioritura trasforma l’altopiano in un tappeto naturale multicolore, con distese di lenticchie in fiore, papaveri, fiordalisi e margherite. Un evento unico, che attira fotografi e amanti della natura da tutta Europa. Ma anche lontano dalla stagione più fotografata, Castelluccio ha un fascino raro, fatto di spazi immensi, aria tersa e silenzio assoluto.

Il borgo, duramente colpito dal sisma del 2016, è oggi in gran parte ricostruito. Qui è possibile pranzare in uno dei rifugi o agriturismi locali, gustando piatti semplici e robusti come la zuppa di lenticchie con guanciale, la polenta con salsiccia, o il pecorino fresco servito con miele e pane casareccio.

Tappa 3: Ferentillo e l’Abbazia di San Pietro in Valle

Dopo aver goduto dell’altopiano di Castelluccio, si riprende la SP477 in direzione Norcia, per poi tornare sulla SS685 e deviare verso Ferentillo, nella parte più bassa della Valnerina. Il tragitto è lungo circa 80 chilometri e richiede circa 1 ora e 30 minuti, con un andamento inizialmente montano e poi più lineare man mano che ci si avvicina alle gole del fiume Nera. È un percorso estremamente scenografico, che attraversa ponti, gallerie e piccoli paesi nascosti tra le rocce.

Ferentillo è un borgo discreto ma ricco di fascino, conosciuto soprattutto per il Museo delle Mummie, ospitato nella cripta della Chiesa di Santo Stefano. Qui, grazie alle particolari condizioni climatiche e del terreno, i corpi sepolti nel passato si sono naturalmente mummificati, dando vita a una collezione rara e sorprendente. Il centro del paese si sviluppa su due nuclei, Precetto e Matterella, divisi dal fiume e collegati da un ponte suggestivo.

A pochi chilometri da Ferentillo, in un tratto appartato della valle, si trova l’Abbazia di San Pietro in Valle, fondata nel VIII secolo e perfettamente immersa nella natura. Il luogo è un vero rifugio per chi cerca silenzio e bellezza, con un chiostro elegante, affreschi medievali, una foresteria e giardini che guardano il fiume. Parcheggiare il camper è semplice: nei pressi dell’abbazia ci sono spazi appositi per la sosta, spesso poco frequentati anche nei mesi più caldi.

Questa terza tappa è perfetta per concludere la giornata in un’atmosfera di quiete e raccoglimento, magari con una passeggiata tra gli ulivi e un momento di relax prima del ritorno. Da qui, Perugia dista circa 85 chilometri, che si percorrono in un’ora e mezza seguendo la SS3 e poi la SS75. Un viaggio di ritorno che permette di rielaborare, chilometro dopo chilometro, le emozioni forti vissute tra le montagne e le valli dell’Umbria più vera.

Lorenzo I

Appassionato di backgammon, metrica classica, oggetti antichi, viaggi reali e immaginari, con o senza ritorno.

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